Le croci decussate nelle chiese medioevali, il più classico simbolo Templare.
SUI TESORI DI CONOSCENZE SEGRETE DI ALCHIMIA E DI ASTRONOMIA DEI TEMPLARI DI LUNIGIANA
Studiando tutte le simbologie lasciate dai Templari di Lunigiana, emergono due filoni di conoscenze segrete che meritano di essere divulgate. Il primo filone riguarda l’alchimia. Sono cinque le tracce lasciateci circa il colore rosso, indelebile nei secoli, delle seguenti simbologie:
1) Porto Venere – chiesa di San Pietro = corona di rombi attorno all’altare. Gli ultimi sei rombi del cornu evangelii mostrano il colore rosso. L’ultimo in basso è virato al bruno.
2) Falabiana (Val di Vara) – magione templare = il portale della costruzione principale di questo piccolo agglomerato di case, importante come incrocio di strade dal mare verso la Bassa Val di Vara, presenta una perfetta croce decussata dal colore rosso vivo.
3) Fonte Nozzano (costiera delle Sei Terre, cioè Cinque Terre più una) = la grande fonte costruita collegando due sorgenti vicine mostra in alto una grande croce patente di colore rosso, oltre che la Madonna che allatta con il seno sinistro (richiamo della lactatio di San Bernardo) e i due visi (simbolo della confraternita) che hanno subito la damnatio memoriae, in quanto posti in basso, ad altezza d’uomo.
4) Ponzò (Val di vara) – all’interno della porta principale del castrum si nota in alto una croce orbicolare dipinta nel colore rosso.
5) Volastra (Riomaggiore) – all’interno della chiesa del borgo delle Cinque Terre, chiesa templare già dedicata a San Lorenzo e parzialmente rimodernata, ora dedicata a Nostra Signora della Salute, si nota sopra l’altare una croce rossa del tipo a bracci pentalobati. Sopra la crociera si notano tre cerchi concentrici con all’interno la croce orbicolare, mentre sulla facciata è rappresentato il cavallo.
Recenti indagini hanno fatto sapere che i Templari avevano scoperto una particolare miscela di ossidi di ferro ferrico, formata di Ferrhydrite – Ferrxite, molto stabile in condizioni acide e virante a l bruno in ambiente alcalino!
Il secondo filone riguarda la conoscenza della inclinazione dell’asse terrestre e conseguentemente la conoscenza della precessione degli equinozi. Le immagini che hanno portato a questa conclusione sono le croci templari inclinate, che si rinvengono sia in Sud America, nei bronzi della Civiltà La Aguada, sia nei seguenti siti di Lunigiana:
1) Torsana = la prima croce inclinata è stata rinvenuta in questo borgo di montagna, posto a poca distanza dal Passo dell’Ospedalaccio, cioè l’antica via del Passo del Cerretto attuale, che portava alla Valle del Secchia, nel medioevo chiamata Valle dei Cavalieri. In antico era chiamato Passo di Cento Croci, dalla voce celtica ken cruach, cioè passaggio in alto fra i massi. Un Passo delle Cento Croci esiste attualmente alla sommità della Val di Vara, in direzione di Bedonia (Parmense). Dapprima si era pensato a un riutilizzo mal riuscito, in un muro di sostegno di un orto, visto che vicino vi era pure una palmetta inclinata. Si trattava evidentemente di resti dell’antico Ospedale dei Templari, distrutto da una grande frana, avvenuta in continuità con una paleofrana. Successivamente, il ritrovamento di altre croci templari inclinate in una zona significativa per i percorsi dei Templari, come la terra di Pignone, stazione posta a una giornata di cammino di una carovana da muli che salivano dal porto di Monterosso, si è ritenuto che la cosa non fosse casuale.
2) Pignone e Bertogna = Sono emerse croci templari inclinate, ancora inserite nelle trabeazioni che si trovano nelle porte di antichi edifici. Questi ritrovamenti, in termini del Teorema di Bayes del calcolo delle probabilità composte, hanno convinto che questo tipo di croce avesse un contenuto segreto. Ritrovando questo tipo di croce nell’America del Sud, ne è derivato un rafforzamento di probabilità in termini del suddetto teorema del calcolo delle probabilità composte.
3) Pisa – chiesa di San Matteo = nella cortina laterale della chiesa, posta a guardare l’Arno, si nota fra le altre croci, anche una croce templare inclinata.
4) America del Sud – Bronzi arseniosi della Civiltà la Aguada – in alcuni brozi sono chiaramente presenti sia la croce templare retta sia la croce templare inclinata.
5) Messico – in un antico sigillo sono rappresentate croci in rilievo e una è una croce inclinata.
Molti sono increduli circa la possibilità degli antichi di conoscere l’inclinazione dell’asse terrestre e quindi il principio della precessione degli equinozi. Le prove di questa conoscenza sono state finiora rinvenute:
a) negli allineamenti di menhir di Carnac (Normandia);
b) nella pianura pugliese sono emerse centinaia di buche orientate, in occasione della sistemazione di estesi impianti eolici. Il riconoscimento della conoscenza della precessione è stato oggetto del Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia che si è tenuto a Trinitapoli il 22-23 ottobre 2010;
c) in un masso inciso sulle sponde del lago Titicaca esistono due petroglifi che rappresentano un ideogramma relativo alla precessione degli equinozi:
- due cerchi concentrici
- un angolo che nella sua ampiezza corrisponde all’angolo di inclinazione delle croci templari.
Studiando tutte le simbologie lasciate dai Templari di Lunigiana, emergono due filoni di conoscenze segrete che meritano di essere divulgate. Il primo filone riguarda l’alchimia. Sono cinque le tracce lasciateci circa il colore rosso, indelebile nei secoli, delle seguenti simbologie:
1) Porto Venere – chiesa di San Pietro = corona di rombi attorno all’altare. Gli ultimi sei rombi del cornu evangelii mostrano il colore rosso. L’ultimo in basso è virato al bruno.
2) Falabiana (Val di Vara) – magione templare = il portale della costruzione principale di questo piccolo agglomerato di case, importante come incrocio di strade dal mare verso la Bassa Val di Vara, presenta una perfetta croce decussata dal colore rosso vivo.
3) Fonte Nozzano (costiera delle Sei Terre, cioè Cinque Terre più una) = la grande fonte costruita collegando due sorgenti vicine mostra in alto una grande croce patente di colore rosso, oltre che la Madonna che allatta con il seno sinistro (richiamo della lactatio di San Bernardo) e i due visi (simbolo della confraternita) che hanno subito la damnatio memoriae, in quanto posti in basso, ad altezza d’uomo.
4) Ponzò (Val di vara) – all’interno della porta principale del castrum si nota in alto una croce orbicolare dipinta nel colore rosso.
5) Volastra (Riomaggiore) – all’interno della chiesa del borgo delle Cinque Terre, chiesa templare già dedicata a San Lorenzo e parzialmente rimodernata, ora dedicata a Nostra Signora della Salute, si nota sopra l’altare una croce rossa del tipo a bracci pentalobati. Sopra la crociera si notano tre cerchi concentrici con all’interno la croce orbicolare, mentre sulla facciata è rappresentato il cavallo.
Recenti indagini hanno fatto sapere che i Templari avevano scoperto una particolare miscela di ossidi di ferro ferrico, formata di Ferrhydrite – Ferrxite, molto stabile in condizioni acide e virante a l bruno in ambiente alcalino!
Il secondo filone riguarda la conoscenza della inclinazione dell’asse terrestre e conseguentemente la conoscenza della precessione degli equinozi. Le immagini che hanno portato a questa conclusione sono le croci templari inclinate, che si rinvengono sia in Sud America, nei bronzi della Civiltà La Aguada, sia nei seguenti siti di Lunigiana:
1) Torsana = la prima croce inclinata è stata rinvenuta in questo borgo di montagna, posto a poca distanza dal Passo dell’Ospedalaccio, cioè l’antica via del Passo del Cerretto attuale, che portava alla Valle del Secchia, nel medioevo chiamata Valle dei Cavalieri. In antico era chiamato Passo di Cento Croci, dalla voce celtica ken cruach, cioè passaggio in alto fra i massi. Un Passo delle Cento Croci esiste attualmente alla sommità della Val di Vara, in direzione di Bedonia (Parmense). Dapprima si era pensato a un riutilizzo mal riuscito, in un muro di sostegno di un orto, visto che vicino vi era pure una palmetta inclinata. Si trattava evidentemente di resti dell’antico Ospedale dei Templari, distrutto da una grande frana, avvenuta in continuità con una paleofrana. Successivamente, il ritrovamento di altre croci templari inclinate in una zona significativa per i percorsi dei Templari, come la terra di Pignone, stazione posta a una giornata di cammino di una carovana da muli che salivano dal porto di Monterosso, si è ritenuto che la cosa non fosse casuale.
2) Pignone e Bertogna = Sono emerse croci templari inclinate, ancora inserite nelle trabeazioni che si trovano nelle porte di antichi edifici. Questi ritrovamenti, in termini del Teorema di Bayes del calcolo delle probabilità composte, hanno convinto che questo tipo di croce avesse un contenuto segreto. Ritrovando questo tipo di croce nell’America del Sud, ne è derivato un rafforzamento di probabilità in termini del suddetto teorema del calcolo delle probabilità composte.
3) Pisa – chiesa di San Matteo = nella cortina laterale della chiesa, posta a guardare l’Arno, si nota fra le altre croci, anche una croce templare inclinata.
4) America del Sud – Bronzi arseniosi della Civiltà la Aguada – in alcuni brozi sono chiaramente presenti sia la croce templare retta sia la croce templare inclinata.
5) Messico – in un antico sigillo sono rappresentate croci in rilievo e una è una croce inclinata.
Molti sono increduli circa la possibilità degli antichi di conoscere l’inclinazione dell’asse terrestre e quindi il principio della precessione degli equinozi. Le prove di questa conoscenza sono state finiora rinvenute:
a) negli allineamenti di menhir di Carnac (Normandia);
b) nella pianura pugliese sono emerse centinaia di buche orientate, in occasione della sistemazione di estesi impianti eolici. Il riconoscimento della conoscenza della precessione è stato oggetto del Convegno della Società Italiana di Archeoastronomia che si è tenuto a Trinitapoli il 22-23 ottobre 2010;
c) in un masso inciso sulle sponde del lago Titicaca esistono due petroglifi che rappresentano un ideogramma relativo alla precessione degli equinozi:
- due cerchi concentrici
- un angolo che nella sua ampiezza corrisponde all’angolo di inclinazione delle croci templari.